Contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso agevolato alle società cooperative piemontesi
scritto da Francesco Zito il 25 Marzo 2008
Sono ammessi a fruire dei finanziamenti e dei contributi di cui alla L.R. 23/04 Piemonte le società cooperative a mutualità prevalente ed i loro consorzi aventi sede legale, amministrativa e prevalente in territorio piemontese, ad esclusione delle cooperative edili e di consumo (e alcuni settori indicati nel bando). Sono considerate inammissibili le domande presentate da soggetti che abbiano registrato una perdita d’esercizio non ripianata nell’ultimo esercizio. La legge concede un finanziamento a tasso agevolato per investimenti finalizzati al conseguimento di uno tra i seguenti obiettivi: investimenti in macchinari, attrezzature, arredi, automezzi (spesa minima euro 15.000, durata 60 mesi di cui 12 di preammortamento interessi); acquisto o costruzione di immobili, attivazione o adeguamento di impianti tecnici e dei locali necessari per l’esercizio dell’attività (durata massima 10 anni); aumento di capitale sociale non inferiore ad euro 15.000, finalizzato alla realizzazione dei programmi di cui supra.
È previsto poi un contributo a fondo perduto per investimenti finalizzati al conseguimento di uno o più tra i seguenti obiettivi: copertura delle spese generali di avviamento e delle spese di assistenza tecnica-gestionale connesse all’attività per cooperative e consorzi di nuova costituzione; introduzione e sviluppo dei sistemi di certificazione di qualità e della rintracciabilità dei prodotti; creazione di reti commerciali anche in via telematica; formazione professionale e manageriale dei soci; introduzione e consolidamento di sistemi di rendicontazione sociale(bilancio sociale, ambientale e di sostenibilità); aumento di capitale sociale non inferiore ad euro 10.000 finalizzato alle realizzazione di programmi di investimento (per gli altri punti l’investimento minimo è di euro 12.500.
Sono ammessi a finanziamento l’acquisto di immobili o immobili costruititi in economia dai soggetti beneficiari; le opere murarie, impianti elettrici, idraulici, tecnici, ristrutturazioni in genere, spese di progettazione; l’acquisto di macchinari e/o automezzi connessi esclusivamente all’attività aziendale; l’acquisto di arredi strumentali; l’acquisto di attrezzature e/o apparecchiature informatiche e relativi programmi applicativi.
Sono ammessi a contributo: la consulenza ed assistenza alla costituzione della cooperativa; la parcella notarile relativa all’eventuale atto di acquisizione d’azienda; i contratti per l’effettuazione dei collegamenti ai servizi necessari per l’avvio dell’attività; le spese per promozione e pubblicità (compresa la realizzazione del logo); le parcelle per prestazione professionale di consulenza per la stesura del progetto di sviluppo; le parcelle per eventuali indagini economiche, ricerche di mercato, studi di fattibilità; eventuali canoni di affitto (registrati secondo la vigente normativa); assistenza tecnica e gestionale (tenuta della contabilità, spese per servizi tecnici-professionali, ecc.); consulenze finalizzate a: introduzione di sistemi di qualità, creazione di reti commerciali, certificazione di gestione ambientale, certificazione di prodotto e di controllo della produzione, costi esterni di formazione professionale e manageriale dei soci, introduzione e consolidamento di sistemi di rendicontazione sociale.
Il finanziamento è agevolato fino al 100% delle spese ritenute ammissibili.
Per gli ambiti prioritari d’intervento: 70% fondi regionali a tasso zero (fino a un massimo di euro 350.000), 30% fondi bancari a tasso convenzionato (tasso medio indicativo: da 1,20% a 1,80% circa). Sono considerati prioritari gli interventi a sostegno dei soggetti beneficiari di nuova costituzione (è considerato tale chi presenta domanda entro 15 mesi dalla costituzione); i programmi che prevedono incremento occupazionale: giovani tra i 18 e i 35 anni, donne, lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria a “zero ore”, lavoratori provenienti da aziende in liquidazione o sottoposte a procedure concorsuali o da stabilimenti dismessi, soggetti in stato di disoccupazione da almeno sei mesi (D.lgs 297/02), emigrati piemontesi di cui L.R. 1/1987, lavoratori e lavoratrici posti in mobilità; di società cooperative neo costituite che hanno usufruito dei benefici del Programma Operativo Regionale, Obiettivo 3, F.S.E. 2000/2006.
Per gli ambiti non prioritari d’intervento: 50% fondi regionali a tasso zero (fino a un massimo di euro 350.000), 50% fondi bancari a tasso convenzionato (tasso medio indicativo: dal 1% al 3% circa).
Il contributo a fondo perduto opera nella misura del 40% (il contributo previsto è compreso tra un minimo di euro 5.000 e un massimo di euro 50.000).
In caso di aumento di capitale, il limite massimo previsto è euro 100.000. I contributi per gli aumenti di capitale sociale non sono cumulabili con i finanziamenti agevolati previsti per il medesimo scopo.
Questo articolo è stato pubblicato il 25 Marzo 2008 alle 16:08
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