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Finanziamenti agevolativi del settore Commercio e Somministrazione (Piemonte)

scritto da Francesco Zito il 26 Marzo 2008

Possono beneficiare del finanziamento agevolativo di cui alla L.R. Piemonte 28/99 le piccole imprese commerciali aventi sede operativa in territorio piemontese, operanti nei settori del commercio al dettaglio, della somministrazione al pubblico di alimenti e bevande e della rivendita di giornali e riviste. Sono agevolabili i progetti di investimento di importo ammissibile non inferiore a 25.000 euro, finalizzati al conseguimento di almeno uno dei seguenti obiettivi: acquisto e/o ristrutturazione dei locali sede dell’attività o rinnovo di attrezzature e impianti; costituzione di nuove imprese o apertura di nuovi punti vendita; innovazione gestionale e tecnologica; introduzione di un sistema di qualità certificabile; formazione e aggiornamento professionale. Per alcune tipologie di investimento sono ammessi anche finanziamento di importo non inferiore a 15.000 euro.
Sono considerate ammissibili le spese sostenute dopo la presentazione della domanda o, nel caso di imprese neo-costituite, entro sei mesi precedenti.
Sono ammessi a finanziamento: l’acquisto di apparecchiature informatiche e dei relativi programmi applicativi; le spese di consulenza per l’adozione di sistemi di qualità certificabile; la formazione imprenditoriale e del personale dipendente, limitatamente ai costi esterni; l’acquisto di macchinari, attrezzature, impianti e arredi (anche usati); l’acquisto di autonegozi e automezzi per trasporto di cose (anche usati); le opere murarie, gli impianti elettrici e idraulici, le ristrutturazioni murarie purché necessarie e funzionali al progetto; l’acquisto di immobili strumentali, compresi i magazzini, per un importo non superiore al 50% della spesa complessiva (l’imprenditore commerciale non deve essere già conduttore dell’immobile oggetto dell’acquisto).
Non sono ammissibili i beni acquisiti in leasing, gli investimenti finalizzati all’acquisto di azienda per sub-ingresso e le spese sostenute per l’utilizzo di un marchio in franchising.
L’agevolazione prevista dalla L.R. 28/99 si concretizza in un finanziamento fino al 100% delle spese ritenute ammissibili erogato al tasso del 2% circa per programmi prioritari (costituzione di nuove imprese commerciali da parte di donne o di soggetti al di sotto dei 35 anni; incremento occupazionale; interventi da parte di imprese commerciali site in ambito territoriale non compreso in area Obiettivo 2) e limitatamente alle imprese operanti nel settore del commercio al dettaglio e della rivendita di giornali e riviste; al tasso del 3% circa per programmi non prioritari.
L’importo massimo del finanziamento complessivo non potrà essere superiore al totale dei “ricavi” iscritti nell’ultimo bilancio approvato.

Questo articolo è stato pubblicato il 26 Marzo 2008 alle 15:14 ed è archiviato in Accesso al credito, Finanza agevolativa. .
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