Fondo di garanzia femminile e giovanile (Piemonte)
scritto da Francesco Zito il 21 Marzo 2008
Per le piccole imprese a partecipazione di donne e giovani operanti in territorio piemontese è operativo il c.d. “fondo di garanzia”, la cui peculiarità sta nell’essere un prestito a fronte del quale la Regione si accolla l’80% del rischio, sollevando la banca erogante dalla maggior parte del peso legato al rischio stesso ed i beneficiari dal costo delle commissioni di garanzia da corrispondere ai Confidi per rendere possibile il finanziamento (combinato disposto della L.R. Piemonte 12/2004 e della L.R. Piemonte 9/2007). Possono richiedere il finanziamento le imprese a prevalente partecipazione femminile e le imprese a prevalente partecipazione giovanile.
Nel primo caso sono ammesse le ditte individuali, le società di persone e cooperative (almeno il 60% dei soci devono essere donne), le società di capitali (almeno i 2/3 delle quote di capitale devono essere detenute da donne, e l’organo di amministrazione deve essere composto da donne per almeno i 2/3).
Nel secondo, attesa l’età “giovanile” compresa fra 18 e 35 anni, sono ammesse le ditte individuali, le società di persone e cooperative (almeno il 60% dei soci devono essere giovani), le società di capitali (almeno i 2/3 delle quote di capitale devono essere detenuti da giovani, e l’organo di amministrazione deve essere composto per almeno i 2/3 da giovani).
Al momento il bando è aperto: i fondi sono disponibili.
Il Fondo è finalizzato a consentire l’accesso al credito di piccole imprese che promuovono progetti di investimento di importo compreso fra 5.000 e 40.000 euro.
L’agevolazione consiste nella concessione di un finanziamento bancario a condizioni di particolare favore (Euribor 3 mesi + spread 1,25%), erogato da uno degli istituti di credito convenzionati con Finpiemonte, come detto garantito all’80% dal Fondo di garanzia a titolo non oneroso per i beneficiari.
L’ammortamento massimo è di 36 mesi, con 6 mesi di preammortamento (restituzione dei soli interessi) per importi fino a 20.000 euro, e di 60 mesi, con 12 mesi di preammortamento, per importi da20.001 a 40.000 euro.
Sono ammissibili le spese sostenute a partire dai sei mesi antecedenti la data di presentazione della domanda per l’acquisto di hardware e software, di macchinari, di attrezzature, impianti e arredi, di autonegozi e di automezzi per trasporto di cose (è escluso l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di soggetti beneficiari che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi), le opere murarie, gli impianti elettrici, idraulici e le ristrutturazioni in genere, necessarie e funzionali al progetto; i beni possono anche essere usati.
Sono altresì finanziabili le materie prime, i semilavorati, prodotti finiti, le spese per locazione, le spese per formazione e qualificazione del personale, le spese per prestazione di servizi (servizi tecnici e professionali, tenuta contabilità ecc.), le spese generali supplementari (utenze, cancelleria ecc.): queste ultime nel limite del 10% della spesa complessiva ammissibile.
Non sono ritenuti ammissibili i beni acquisiti o da acquisire in leasing né le spese sostenute per l’utilizzo di marchi in franchising.
Questo articolo è stato pubblicato il 21 Marzo 2008 alle 13:37
ed è archiviato in Accesso al credito, Finanza agevolativa, Politiche sociali.
Tags: Politiche sociali.
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