Il Ministero del Commercio Internazionale, con decreto del 12 Febbraio 2008, ha inteso agevolare i progetti di promozione all’estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane. Sono beneficiari dell’agevolazione i raggruppamenti – anche neo-costituiti – di minimo 3 imprese artigiane ed i consorzi all’esportazione purché collegati ad imprese artigiane.
Occorre che le imprese operino da almeno un anno. I raggruppamenti dovranno costituire un RTI (Raggruppamento Temporaneo di Imprese) entro 30 giorni dalla comunicazione dell’ammissione al beneficio. Questo consiste in un contributo a fondo perduto fino al 50% del valore complessivo del progetto, con un massimo di EUR 80.000, elevabile ad EUR 100.000 se il Raggruppamento Temporaneo di Imprese risulti composto da almeno 5 imprese.
Ciascun progetto può riguardare massimo due Paesi della medesima area geo-economica extra-UE. Ogni azienda partecipante è tenuta a partecipare a tutte le iniziative proposte.
Costituiscono obiettivi ammessi l’apertura di nuovi mercati, le azioni preliminari per investimenti produttivi, la ricerca partners commerciali, il miglioramento dei servizi logistici.
Costituiscono strumenti per il conseguimento degli obiettivi la partecipazione a fiere e mostre, le attività collaterali alle presenze fieristiche, le azioni di comunicazione sul mercato, i seminari e gli incontri bilaterali tra operatori, le missioni commerciali settoriali, le azioni pubblicitarie e di relazioni pubbliche volte a diffondere la conoscenza dei prodotti/marchi, gli studi e le consulenze finalizzati a mettere in rete le aziende proponenti per migliore promozione sui mercati esteri, gli studi di fattibilità per investimenti commerciali e produttivi all’estero in show-room, centri servizi, centri assistenza tecnica, franchising, joint ventures, le analisi per l’innovazione in funzione della domanda internazionale, la formazione delle imprese artigiane in materia di marketing internazionale.
Il termine per il completamento dei progetti è di un anno.
Sono considerate costi agevolabili l’affitto delle aree e l’allestimento stand di fiere all’estero, il materiale pubblicitario, i cataloghi, le brochures, le inserzioni, il trasporto delle merci, l’affitto di locali all’estero per workshop, seminari e dimostrazioni, l’affitto di locali in Italia e le spese collegate per conferenze di commercializzazione o corsi di formazione, gli interventi formativi,i costi per interpretariato e per traduzioni, l’attività di consulenza professionale per la realizzazione degli obiettivi, degli allestimenti, degli studi di fattibilità, altri costi di funzionamento nella misura massima del 10% dell’investimento ammissibile.
Sono escluse le spese per strutture stabili (affitti,utenze), le spese di viaggio e le indennità dei rappresentanti delle imprese e del personale; le spese per studi di mercato.
Saranno stilate graduatorie per l’ammissione ai benefici.
Sono considerati parametri prioritari il coinvolgimento di un numero maggiore di imprese, le iniziative destinate al miglioramento della distribuzione di prodotti italiani all’estero, le iniziative destinate alla promozione del marchio collettivo, i progetti che stabilizzano la presenza delle imprese sul mercato estero prescelto, i progetti rivolti a filiere di imprese artigiane, le tipologie di intervento innovative, i progetti collegati ad iniziative già finanziate con altri fondi pubblici.